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La dislessia come era vista fino ad oggi… ci ha lasciati.

ADOV
La dislessia come era vista fino ad oggi… ci ha lasciati.
…ma per rinascere più forte che mai.
Perché la dislessia è un talento, un dono unico.
E finalmente ci stiamo arrivando…
…e “non siamo noi” a dirlo, ma gli scienziati.
Quando lo dicevano i dislessici… non era abbastanza… non era vero.
Se era un dislessico a dire:
“Non sono capace di memorizzare a pappagallo…
Non sono capace di leggere (senza un metodo adatto a me)...
Non sono capace di fare le cose sempre uguali…
…ma sono bravo a immaginare soluzioni innovative.
Sono bravo a visualizzare nella mia mente cose che ancora non esistono…
Sono bravo ad avere idee e trovare strade diverse…"
Questo non era abbastanza per il mondo.
Oggi però “non siamo noi” a dirlo…
Oggi lo dicono gli scienziati dell’università di Cambridge, che la mente di noi dislessici si è specializzata per immaginare, creare e innovare.
Perché mentre un’altra parte della popolazione è perfetta per apprendere facilmente ed automatizzare i processi esistenti…
Noi dislessici i processi li creiamo, li innoviamo e li miglioriamo…
Inoltre le doti dei dislessici “potrebbero” aver aiutato l'umanità ad adattarsi e ad evolversi anche nelle situazioni di maggiore crisi.
E “non siamo noi” a dirlo, ma è l’università di Cambridge a farlo.
L’articolo intitolato “La genialità dei dislessici” sta facendo il giro del mondo adesso…
Ma quando lo scriveva Ron Davis (dislessico) trent'anni fa… nessuno se lo filava.
Anzi gli dicevano che era pazzo e non poteva dire cose del genere, perché era un ingegnere e non un professionista del settore.
Quando lo diceva Richard Branson (dislessico), creatore di oltre 400 aziende e fondatore di Made by Dyslexia, nessuno gli credeva.
Quando lo dico io, che aiuto i dislessici ad eliminare le loro difficoltà e a trovare il loro vero potenziale, non tutti ci credono.
Ma perché?
Perché è più facile trovare delle compensazioni, che delle soluzioni vere.
È più facile seguire la “vecchia cara buona strada”, piuttosto che trovarne una nuova.
Per questo motivo, noi dislessici siamo stati inseriti in un sistema scolastico che è lontano milioni di anni luce dalla nostra natura…
Un sistema scolastico che confonde la memorizzazione con l’intelligenza.
Un sistema scolastico che istruisce ad apprendere a memoria e ripetere, ripetere e ripetere…
Senza immaginare…
Senza innovare…
Senza creare…
Un sistema scolastico vecchio, antiquato, che ha permesso a tutti di accedere all’istruzione…
Ma non ha permesso a tutti di apprendere e dare il meglio di sé e delle proprie intelligenze.
Forse si è accesa una luce con questo studio scientifico… una luce di speranza.
E spero che si sia accesa non solo per noi dislessici…
Ma anche nella mente e nell’ego di tutti quei genitori, insegnanti e professionisti che ancora oggi credono che “dislessici si è… e dislessici si rimane per sempre”.
Un’affermazione sacrosanta…
Se però non si confonde “avere delle difficoltà per sempre” con “avere delle caratteristiche diverse ed uniche”.
Noi dislessici è da una vita che combattiamo per fare arrivare questo messaggio:
“Siamo diversi, abbiamo intelligenze diverse, siamo creativi e siamo anche bravi, soprattutto per innovare, immaginare e creare… Ma il metodo che ci viene insegnato a scuola non va bene per noi, ci limita.”
Oggi tutti festeggiano perché è l’università di Cambridge a dire che non siamo degli individui di serie B, ma che anzi siamo innovatori, creativi e che abbiamo una marcia in più per molte attività…
Io invece voglio ringraziare tutti quei dislessici che perseverano e hanno portato avanti le loro convinzioni… nonostante siano stati sminuiti e denigrati.
Che hanno combattuto per fare arrivare questo messaggio a tutti…
Ma non sono stati ascoltati da nessuno.
Grazie di cuore.
Perché senza la vostra ostinazione…
senza la vostra forza…
senza il vostro coraggio…
Oggi non potremmo leggere questo studio scientifico.
Cecilia Cruz | DysWay - La strada dei dislessici